Il 27 febbraio, con inizio alle ore 21.00 il compositore e polistrumentista Kape presenterà, live presso l’Auditorium Demetrio Stratos (Via Privata Ollearo, 5, Milano) e in diretta su Radio Popolare, l’album solista Cliché, appena uscito per La Stanza Nascosta Records.
Disponibile anche un libro che racconta “la storia dell’album”, canzone per canzone.
Presenta Ira Rubini.
Ale “Kape” Sicardi - voce e chitarra
Danilo Mazzone - tastiera, minimoog
Stefano Grasso - batteria
L’ingresso è gratuito.
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Kape ci consegna con Cliché un album complesso, in bilico tra vena immaginifica e ruminazioni esistenziali, prese di coscienza obbligate e creazione fantastica, aprendo, attraverso l’impiego di nonsense verbali e distopie ritmiche, falle smisurate nel terreno stereotipato del mainstream.Si va dal groove funk di “Tell me the truth”, che sfocia in un ritornello arioso, alle atmosfere rarefatte della folk-song “Black Coffee”, passando per la quasi title-track “Cliché dance”- abstract concettuale dell’intero album- la malinconica ballad “Red”, il motown di “Girl, you know”, il rhythm and blues di “Screaming out” ed il funk di “After the moonrise” e “I want to be”, fino ad arrivare alla disco-dance di “Monday party”, che si tinge di influenze retrowave/syntwave, e al saliscendi sonoro dell’ ipercromatica “I Got to believe”.
Tra le collaborazioni discografiche più rilevanti di Sicardi, classe 1979, genovese di nascita e milanese d’adozione, quelle come chitarrista, bassista e arrangiatore-orchestratore
Tra i molteplici progetti originali di cui ha fatto parte: la band multi-genere Ottavo Richter (reclutati nel 2008/2009 da Radio 2 come band ufficiale dell’evento Caterrad
Dal 2012 al 2016 collabora, per la composizione di musica per il web, con 4friends film per Miu Miu e Prada.
Kape è un alias di Alessandro Sicardi.
Le sue canzoni mescolano i colori primari: funk, R&B,
soul, dance, rock e pop sembrano interagire tra loro, in un gioco imprevedibile di contaminazioni.
Melodia e ritmo sono la tela necessaria sulla quale dipingere;
la libertà e la musicalità di Danilo Mazzone e Stefano Grasso completando il quadro,
arricchendolo di sfumature inedite.